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Conservativa

L’odontoiatria conservativa, o restaurativa è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di ricostruire e recuperare gli elementi dentali che hanno perso parte della loro struttura dentale in seguito a carie, malattie parodontoali o eventi traumatici.

Conservativa Palermo

L’odontoiatria conservativa, o restaurativa è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di ricostruire e recuperare gli elementi dentali che hanno perso parte della loro struttura dentale in seguito a carie, malattie parodontoali o eventi traumatici.
Il termine conservativa indica appunto un approccio mini invasivo che punta al rispetto delle strutture dentali residue ed al loro mantenimento nel tempo.
L’approccio alle terapie di odontoiatria conservativa vengono eseguite previo isolamento del campo operatorio con diga di gomma per garantire la sicurezza del paziente e la longevità del nostro restauro per poi procedere alla terapia stessa.
Per restaurare tali lesioni, è possibile utilizzare una tecnica diretta(l’odontoiatra prepara nel dente una idonea cavità e la ottura nella stessa seduta) o indiretta (l’odontoiatra prepara una cavità, ne rileva una impronta che passa poi ad un laboratorio odontotecnico (artigiano altamente specializzato nell’eseguire delle protesi).
L’odontotecnico costruisce poi un manufatto su misura di grande precisione che verrà fissato sul dente dall’odontoiatra nel corso di una seduta successiva) attraverso dei meteriali che faranno aderire perfettamente la parte mancante del dente.
La tecnica diretta è la più frequentemente utilizzata nel caso di lesioni medie e piccole mentre la tecnica indiretta di norma è riservata alle perdite di sostanza dentale più importanti.
Fino aqualche tempo fà, il materiale più frequentemente utilizzato per le otturazioni dei molari e premolari era costituito dall’amalgama d’argento, oggi, questo materiale (messo anche sotto accusa per problemi di tossicità del mercurio, tuttavia non provata in modo incontrovertibile a livello scientifico) è stato rimpiazzato dalle resine composite, che permettono altresì – oltre ad una migliore estetica – anche l’esecuzione di cavità più conservative (cioè meno deostruenti nei confronti del dente trattato).