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Sedazione cosciente

Sedazione cosciente

La paura del dentista è un fenomeno ampiamente diffuso e, pertanto, non dovrebbe essere sottovalutato. Si stima che soltanto il 50% delle personesappia controllare la propria ansia e paura del dentista, mentre la restante metà della popolazione vive la visita dentistica come un’esperienza fonte di grande ansia; fra questi, molti soggetti evitano addirittura di sottoporsi ad interventi dentistici per l’eccessivo timore e si recano dal dentista solo in caso di emergenza e quando eventuali problemi a danno del cavo orale hanno ormai raggiunto livelli preoccupanti.


  ...e la paura del dentista è solo un ricordo.
La paura del dentista è un fenomeno ampiamente diffuso e, pertanto, non dovrebbe essere sottovalutato. Si stima che soltanto il 50% delle persone sappia controllare la propria ansia e paura del dentista, mentre la restante metà della popolazione vive la visita dentistica come un’esperienza fonte di grande ansia; fra questi, molti soggetti evitano addirittura di sottoporsi ad interventi dentistici per l’eccessivo timore e si recano dal dentista solo in caso di emergenza e quando eventuali problemi a danno del cavo orale hanno ormai raggiunto livelli preoccupanti.

L’odontofobia (termine scientifico per la paura del dentista) non è legata solo alla paura del dolore, ma anche al timore per la perdita del controllo e al rifiuto di affidarsi totalmente alle mani di qualcun altro. Nel passato la paura del dentista rappresentava un vero e proprio problema che impediva a molti individui di sottoporsi alle dovute cure odontoiatriche, con il risultato che i problemi legati al cavo orale non potevano essere risolti ma, anzi, peggioravano ulteriormente, con le conseguenze negative che possiamo immaginare sia sul piano funzionale che dal punto di vista estetico.

Fortunatamente l’odontoiatria moderna vanta oggigiorno la possibilità di avvalersi di un importante ausilio per venire incontro a tutti i pazienti affetti da odontofobia: la sedazione cosciente, nota anche con il nome di analgesia sedativa. Le sedazione cosciente utilizza il protossido d’azoto, il famoso “gas esilarante” per indurre nel paziente uno stato di rilassamento e benessere utile per tranquillizzarlo e permettergli in tal modo di sottoporsi all’intervento odontoiatrico.

Si definisce “cosciente” (nonostante tale termine, unito a quello di sedazione potrebbe apparire come un controsenso, quasi un ossimoro), perché durante lo stato di sedazione il paziente resta per tutto il tempo sveglio e collaborante, in modo da interagire con il dentista senza creare a questo problemi di alcun tipo. Grazie alla sedazione cosciente, anzi, lo specialista odontoiatrico ha anche modo di operare in tutta tranquillità e più liberamente, sentendosi egli stesso più sereno con un paziente non in preda ad attacchi di ansia e nervosismo.

La sedazione cosciente, dunque, si rivela una tecnica che non nuoce a nessuno, ma è anzi utile per tutti, dentisti compresi. Il gas utilizzato (protossido d’azoto) era già noto nell’Ottocento, periodo a partire dal quale è stato più volte utilizzato come narcotico. La sedazione prevede la somministrazione di una miscela di questo gas e ossigeno tramite una piccola maschera nasale. L’effetto inizia già dopo i primi respiri: si ha una sensazione di rilassamento e leggerezza e viene raggiunta una condizione di totale abbandono. Durante la sedazione cosciente le paure e le tensioni si trasformano in una condizione di sicurezza; può essere anche utilizzata una speciale cuffia che attenua i rumori del trattamento e diffonde una musica rilassante e piacevole.

Questo tipo di anestesia molto leggera e senza effetti collaterali diminuisce anche la sensibilità al dolore, rendendo meno traumatica anche la puntura di anestesia in bocca. L’intensità della sedazione viene scelta dal dentista che può decidere quanto variare il rapporto ossigeno-protossido di azoto nella miscela a seconda delle esigenze, dell’età e della corporatura del paziente.

Dopo la seduta il paziente sottoposto a trattamento odontoiatrico respira per qualche altro minuto ossigeno puro e, non appena l’effetto del gas usato per la sedazione è scomparso del tutto, può lasciare lo studio dentistico da solo (a meno che non si tratti di un minore o di persona con particolari handicap, ovviamente), dal momento che le sue condizioni fisiche e mentali saranno perfettamente normali.

La sedazione cosciente risulta adatta anche ai bambini, spesso reticenti a sottoporsi a cure odontoiatriche, a partire dai 6-7 anni circa di età.